Gli affondi sono un esercizio fisico che coinvolge i muscoli delle gambe, in particolare i quadricipiti, i glutei e i muscoli posteriori della coscia. Sono un esercizio molto efficace per sviluppare la forza e la resistenza muscolare delle gambe e possono essere utilizzati come parte di un allenamento per migliorare la prestazione atletica, la forma fisica generale e per tonificare i muscoli.


INDICE DI NAVIGAZIONE

1. Su cosa lavorano gli affondi? Quali sono i muscoli coinvolti?
2. Come eseguire gli affondi correttamente?
2.1 Errori comuni da evitare
3. Quali sono le varianti agli affondi?
4. Esempio scheda di allenamento con affondi


Su cosa lavorano gli affondi? Quali sono i muscoli coinvolti?

I muscoli maggiormente coinvolti nell’esecuzione di questa tipologia di esercizi sono:

  1. Quadricipiti: i muscoli quadricipiti sono i muscoli della parte anteriore della coscia e sono molto sollecitati durante l’esecuzione degli affondi.
  2. Glutei: i muscoli glutei sono molto sollecitati durante l’esecuzione degli affondi, soprattutto nella fase di risalita.
  3. Muscoli posteriori della coscia: i muscoli posteriori della coscia sono situati nella parte posteriore della coscia e vengono coinvolti principalmente nella fase di discesa degli affondi.
  4. Muscoli del core: durante l’esecuzione degli affondi, i muscoli del core, ovvero i muscoli dell’addome e della parte bassa della schiena, vengono sollecitati per mantenere una postura eretta e stabile.

Inoltre, gli affondi possono anche coinvolgere altri gruppi muscolari come i muscoli della schiena e delle spalle. 

Come eseguire gli affondi correttamente?

Ecco come eseguire gli affondi correttamente:

  1. Posizione iniziale: partendo da una posizione eretta, con i piedi alla larghezza delle spalle, prendere due manubri facendo attenzione a mantenere le braccia lungo i lati del corpo. Tenere i gomiti leggermente piegati e le spalle basse.
  2. Passo avanti: fare un passo avanti con una gamba con la schiena dritta e il busto eretto. La lunghezza del passo dovrebbe essere sufficiente per creare un angolo di 90 gradi tra il ginocchio anteriore e il tallone posteriore.
  3. Affondo: piegare entrambe le ginocchia, abbassando il ginocchio posteriore verso il pavimento. Il ginocchio anteriore dovrebbe essere piegato a un angolo di circa 90 gradi. La schiena rimane dritta, le spalle basse e il petto aperto. Assicurarsi che il ginocchio anteriore non vada oltre le dita dei piedi della stessa gamba.
  4. Sollevamento: spingere il tallone della gamba anteriore sul pavimento per tornare alla posizione iniziale. Ripetere il movimento con la gamba opposta.
  5. Respirazione: inspirare mentre si scende verso il basso ed espirare mentre si sale verso l’alto.

Ecco alcuni consigli per eseguire gli affondi nella giusta maniera:

  • Mantenere la schiena dritta e il petto aperto per evitare di caricare la colonna vertebrale.
  • Non far oscillare il busto durante il movimento, mantenendo il corpo ben equilibrato.
  • Assicurarsi di piegare entrambe le ginocchia in modo uniforme per evitare di sovraccaricare il ginocchio anteriore.
  • Evitare di far scivolare la gamba posteriore sul pavimento per evitare di causare lesioni ai muscoli della gamba posteriore.
  • Iniziare con un peso leggero e aumentare gradualmente la difficoltà per evitare di forzare troppo i muscoli e causare infortuni.

Errori comuni da evitare

Gli affondi sono un esercizio molto efficace per rafforzare i muscoli delle gambe, ma ci sono alcuni errori comuni che sarebbe meglio evitare per non incedere in lesioni e per garantire un’efficace esecuzione dell’esercizio.

Ecco alcuni errori da evitare durante l’esecuzione degli affondi:

  1. Non mantenere la postura corretta: è importante mantenere una postura eretta durante l’esecuzione degli affondi, mantenendo il busto dritto e il core contratto per evitare di sovraccaricare la schiena.
  2. Posizionare il ginocchio in avanti della punta del piede: durante l’esecuzione degli affondi, il ginocchio della gamba anteriore non dovrebbe superare la punta del piede per evitare di esercitare una pressione eccessiva sulle ginocchia e sui legamenti.
  3. Non mantenere il tallone della gamba posteriore sollevato: quando si esegue l’affondo, il tallone della gamba posteriore dovrebbe rimanere sollevato per evitare di esercitare una pressione eccessiva sulla parte anteriore del piede.
  4. Usare un carico troppo pesante: è importante utilizzare un peso adeguato alle proprie capacità fisiche per evitare di sovraccaricare i muscoli e le articolazioni.
  5. Non eseguire il movimento in modo controllato: è importante eseguire il movimento degli affondi in modo lento e controllato, evitando di fare movimenti bruschi o di slancio che possono causare lesioni.
  6. Non eseguire un riscaldamento adeguato: prima di eseguire gli affondi, è importante eseguire un riscaldamento adeguato a preparare i muscoli e le articolazioni all’esercizio e ridurre il rischio di lesioni.
  7. Non modificare la posizione dei piedi: variare la posizione dei piedi durante l’esecuzione degli affondi può aiutare a coinvolgere diversi gruppi muscolari e a migliorare l’efficacia dell’esercizio.

Quali sono le varianti agli affondi?

Ci sono diverse varianti degli affondi che possono essere utilizzate per variare l’allenamento e coinvolgere diversi gruppi muscolari.

Ecco alcune delle migliori varianti di affondi:

  1. Affondi laterali: gli affondi laterali sono simili agli affondi standard, ma invece di avanzare in avanti, si effettua un passo di lato. Questa variante coinvolge maggiormente i muscoli dei glutei e del laterale delle gambe.
  2. Affondi inversi: L’esercizio prevede di posizionarsi con i piedi a una distanza leggermente superiore a quella delle spalle, con le punte dei piedi rivolte verso l’esterno. Quindi, si deve fare un passo indietro con una gamba e portare il ginocchio della gamba posteriore verso il pavimento, mantenendo il busto eretto e le ginocchia allineate.
  3. Affondi con salti: gli affondi con salti sono un’opzione ad alta intensità che coinvolge anche la capacità aerobica. Dopo aver eseguito un affondo standard, si salta in alto e si passa all’affondo con l’altra gamba. Questa variante aiuta ad aumentare la resistenza e la forza delle gambe e dei glutei.
  4. Affondi con manubri: gli affondi con manubri aggiungono un carico extra per aumentare la difficoltà dell’esercizio e coinvolgere maggiormente i muscoli delle braccia e delle spalle.
  5. Affondi a una gamba: gli affondi a una gamba sono una variante avanzata che richiede una maggiore stabilità e controllo. Si esegue un affondo standard, ma con una gamba soltanto, mantenendo l’altra sollevata. Questa variante è utile per sviluppare la forza e l’equilibrio delle gambe e dei glutei.

Ogni variante degli affondi ha i suoi benefici specifici, ma l’importante è variare l’allenamento per evitare la monotonia e stimolare costantemente i muscoli in modo differente.

Esempio scheda di allenamento con affondi

L’allenamento degli affondi può essere integrato in un allenamento completo delle gambe e dei glutei. Ecco un esempio di scheda di allenamento per gli affondi:

  1. Riscaldamento: 5-10 minuti di riscaldamento cardiovascolare come corsa, camminata veloce, ellittica, cyclette, ecc.
  2. Affondi statici: 2-3 serie di affondi statici da 30-60 secondi ciascuno, mantenendo la posizione dell’affondo senza muoversi.
  3. Affondi con manubri: 3 serie da 10-12 ripetizioni ciascuna, con un peso adeguato alla propria forza.
  4. Affondi laterali: 2-3 serie da 12-15 ripetizioni ciascuna, con un peso adeguato alla propria forza.
  5. Affondi con salti: 2-3 serie da 10-12 ripetizioni ciascuna, saltando in alto al cambio di gamba.
  6. Affondi a una gamba: 2-3 serie da 8-10 ripetizioni ciascuna, mantenendo l’altra gamba sollevata durante l’affondo.
  7. Rafforzamento muscolare addizionale: 2-3 serie di esercizi come squat, stacchi, pressa da gamba, con ripetizioni e peso adeguati alla propria forza.
  8. Raffreddamento e stretching: 5-10 minuti di raffreddamento cardiovascolare seguiti da stretching per le gambe e i glutei.

È importante ricordarsi di eseguire gli affondi in modo corretto e di evitare di forzare troppo i muscoli, altrimenti si rischia di causare infortuni. Inoltre, è consigliabile iniziare con un peso leggero e aumentare gradualmente la difficoltà degli esercizi. Consultare un personal trainer o un professionista dell’allenamento può essere utile per creare un programma di allenamento personalizzato e correggere eventuali errori di esecuzione.